TAV: L’ NDRANGHETA NEI CANTIERI

La foto è dei ROS dei Carabinieri, da ieri sta facendo il giro di TV e giornali.

L’inchiesta è per Ndrangheta: infiltrazione negli appalti, movimento terra, ecc. Il cantiere “autostradale” nella foto è quello per il TAV a Chiomonte, dove pochi mesi fa il ministro Salvini ha inaugurato in pompa magna la realizzazione dello svincolo autostradale di accesso al cantiere della Torino Lione.

Tra i personaggi coinvolti (secondo quanto riferiscono i media), uno è stato dirigente di una partecipata del gestore dell’autostrada Torino Bardonecchia fino al 2021. Lo stesso personaggio fa ora parte di un organismo della Regione Piemonte di Cirio, presieduto da un ex magistrato, che dovrebbe vigilare sulla trasparenza e il contrasto dell’illegalità.

Oggi i giornali riferiscono che sarebbe stato indicato dal PD il nome di questo personaggio, ora è ai domiciliari perché “secondo l’accusa avrebbe garantito lavori e risorse economiche a un’azienda riconducibile a personaggi residenti a Brandizzo (Torino), legati alla criminalità organizzata calabrese”.

Sembra una barzelletta eppure è solo la punta dell’icebeg: una situazione conclamata, denunciata da anni dalla scritta sul Musinè: “TAV = MAFIA”.

I cantieri TAV a Rivalta prevedono un inferno di movimento terra, il più grande di tutto il progetto da Torino a Lione. Un vero parco giochi offerto alla mafia. Con che faccia la politica continua a propinarci quest’opera inutile e devastante?

L’Amministrazione Comunale di Rivalta è ancora così devota al TAV?

Ha qualcosa da dire?

Il “miglior progetto possibile” include la Ndrangheta?