Domenica 10 aprile il comitato No Tav di Rivalta ha organizzato una passeggiata sui luoghi del possibile cantiere della tratta nazionale TAV, terzo appuntamento dopo quelli della Fiera di Primavera il 27 marzo e L’assemblea informativa del 03 aprile.
Un nutrito gruppo di cittadini, rivaltesi e non, si è unito agli organizzatori in piazza Gerbidi a Rivalta e dopo una breve introduzione di Alberto Poggio, membro della commissione tecnica Torino Lione dell’Unione Montana Val di Susa, si è mosso lungo il percorso della tratta nazionale definito nel progetto preliminare. Preliminare perché a tutti gli effetti non è, ad oggi, ancora stato presentato quello definitivo anche se la nomina di un commissario straordinario è un segnale della volontà del governo di proseguire nella realizzazione dell’opera.
Il percorso che si snoda da Avigliana allo scalo di Orbassano investe pesantemente il territorio rivaltese, lambendo da vicino case, attività produttive e la millenaria chiesa di San Vittore luogo molto caro a tutti i cittadini.
Nelle varie tappe della passeggiata i partecipanti hanno potuto vedere con i loro occhi i luoghi dei cantieri e immaginare quanto potrebbero essere distruttivi e quale forte impatto avrebbero sulle loro vite e sulla mobilità già fortemente compromessa. Si prevedono infatti oltre 300 camion al giorno lungo la pista di cantiere, polveri e una immensa duna di materiale inerte estratto dai tunnel sotto la collina.
Che sia un progetto “fortemente impattante per Rivalta” non è solo il Comitato a sostenerlo ma anche l’attuale amministrazione che, svegliatasi dal torpore, ha chiesto al commissario di governo di considerare l’utilizzo della linea storica anche per il traffico merci. Benvenuti.
La giornata si è conclusa proprio a San Vittore dove è stata ribadita la ferma, incrollabile, determinata opposizione a questo progetto costosissimo, inutile e devastante.
A sarà dura