SFM5: il treno che puzza di pesce (di aprile)

Il pesce, si sa, quando non è fresco puzza. Figuriamoci la promessa mancata di un politico. Un caso di scuola è quello della SFM5, la fantomatica linea del Servizio Ferroviario Metropolitano che dovrebbe raggiungere l’Ospedale San Luigi di Orbassano. Uno dei progetti più annunciati della storia, di cui finora si è sentito solo l’odore. Che, purtroppo, è la puzza di un pesce d’aprile.

Se ne parla da anni ma questo treno non arriva mai. Un fatto che ha dell’incredibile, se si pensa che l’Ospedale si trova a meno di 400 m dai binari dello Scalo Ferroviario di Orbassano (in larga parte in disuso). E da qui i binari corrono già fino in centro a Torino. Basterebbe metterci sopra un treno, appunto.

Pensare che il miracolo è già avvenuto almeno una volta, immortalato nella foto qui sopra. No, non è un fotomontaggio! Il 12 febbraio 2014 un treno Minuetto di Trenitalia approda su una banchina dello Scalo di Orbassano, si riconosce sullo sfondo l’inconfondibile camino blu-arancione dell’inceneritore.

Ma non è una giornata qualsiasi. I politici hanno messo il vestito buono perché è il momento di fare bella figura e vendere una promessa: l’annuncio storico dell’ “avvio del servizio SFM5 previsto nel 2018”. Discorsi, strette di mano, sorrisi. Tutto è pronto, dicono: c’è l’accordo, ci sono le firme. E soprattutto ci sono i soldi, 18,5 milioni di euro. All’Ospedale San Luigi la stazione si farà, i lavori partiranno a gennaio 2015 … o meglio, avrebbero dovuto partire.

Fino ad oggi tutto è rimasto tristemente fermo, di lavori nemmeno l’ombra. E nel frattempo pare che i soldi, già pronti per la stazione San Luigi, siano stati dirottati altrove. “Si è deciso di spostare i fondi sulle stazioni Quaglia e San Paolo”. A dirlo è il Commissario di Governo per la Torino Lione, che non si capisce cosa c’entra con il Trasporto Ferroviario Pubblico

Morale? Il treno al San Luigi arriva solo nelle promesse mancate, quindi occhio alle prossime! Non vorremo mai che, approfittando dell’inizio di aprile, qualche politico ci rifilasse un nuovo pesce. Magari rivendendoci lo stesso annuncio in pompa magna: “arriva la SFM5” (che doveva già arrivare).

Fortunatamente, noi abbiamo l’olfatto allenato. La puzza ormai la sentiamo da lontano. Perché, come cantava il grande Lucio Dalla, il pensiero è come il pesce: è difficile da bloccare. Specialmente quando a pensare è il Movimento No Tav.

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