Fermata ferroviaria SFM5 Orbassano – San Luigi: a che punto siamo

SFM5 - San Luigi

Il 14 novembre 2017 presso il Comune di Rivalta di Torino si è svolta una riunione della Commissione Consiliare “Opere Pubbliche e Ambiente”, dedicata alla situazione del progetto della fermata ferroviaria all’Ospedale San Luigi di Orbassano. Il dott. Luca Giunti e l’ing.
Alberto Poggio sono stati chiamati in audizione, insieme a RFI e al Commissario di Governo. Qui una sintesi degli argomenti presentati dai membri della Commissione Tecnica Torino Lione.

Introduzione

L’ipotesi di realizzare una linea ferroviaria dall’Ospedale San Luigi di Orbassano a Torino è in discussione da molti anni. Nel maggio 2017 RFI ha depositato un progetto definitivo per la realizzazione di una sola fermata denominata “San Luigi di Orbassano” che dovrebbe costituire il capolinea di una futura linea denominata “SFM5 Orbassano – Torino Stura/Chivasso”. Malgrado il Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) sia stato avviato fin dal dicembre 2012, a tutt’oggi la SFM5 è l’unica linea ancora in attesa di attivazione.

Situazione del progetto

Il progetto attuale supera e sostituisce integralmente quanto era stato inizialmente ricompreso nel Progetto Preliminare della Tratta Nazionale della Nuova Linea Torino – Lione (depositato da RFI nel marzo 2011) su proposta del Commissario di Governo (allora l’arch. Mario Virano). Ad oggi tale progetto preliminare giace privo di approvazione presso il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) e, in base a quanto già annunciato dal Ministero delle Infrastrutture, dovrà essere completamente rivisto.
Per ovviare ai ritardi di attivazione del servizio SFM5 causati dal protrarsi del processo decisionale relativo alla Torino Lione, a partire dal 2016 le opere inerenti la fermata Orbassano – San Luigi sono state integralmente scorporate e inserite nell’ordinaria programmazione degli investimenti sulla rete ferroviaria nazionale (Contratto di Programma tra Stato e RFI). Pertanto oggi tali opere sono già completamente finanziate e dovranno essere realizzate da RFI anche in caso di abbandono della Nuova Linea Torino – Lione.

Criticità relative alla posizione scelta per la fermata

L’attuale proposta progettuale di RFI presenta una serie di criticità, a cominciare dalla localizzazione scelta per la fermata: a ridosso della Cascina Gonzole, a lato dell’attuale rilevato ferroviario dello Scalo di Orbassano. Una posizione lontana e scarsamente accessibile sia per l’Ospedale San Luigi che per l’utenza potenziale della SFM5.
Per raggiungere l’Ospedale è necessario percorrere circa 690 m a piedi con circa 20 m di dislivello complessivo: 6 metri di discesa dal piano binario e circa 90 m di camminamento (la maggior parte in tunnel) verso il parcheggio, infine circa 600 metri di salita (14 m) fino all’ingresso dell’Ospedale. Un tragitto non adatto a persone con difficoltà motorie (frequenti in una struttura sanitaria) e che dovrebbe svolgersi sul ciglio strada, non essendo prevista nel progetto la realizzazione di un percorso pedonale dedicato. A riguardo RFI si limita ad indicare una piazzola di sosta per una ipotetica navetta senza fornire indicazioni in merito alla gestione e alla copertura economica di tale servizio. Inoltre, tenuto conto delle migliaia di utenti che afferiscono all’Ospedale San Luigi, un servizio di navetta (autobus con limitata capacità di trasporto, per come raffigurato in progetto) appare chiaramente inadeguato a trasferire il gran numero di passeggeri che scendono contemporaneamente da un treno appena arrivato al capolinea.
La fermata risulta difficilmente accessibile in auto e in autobus in quanto, a causa della posizione scelta, il parcheggio di interscambio risulta attestato sul tratto della S.P. 174 sottostante l’Ospedale San Luigi. Come noto, negli orari di punta tutte le strade provinciali di accesso sono giornalmente intasate con formazione di lunghe code. Ciò è dovuto in prevalenza alla configurazione della viabilità determinata dalla Variante della S.P. 175 del Dojrone e dalla contestuale presenza del casello di Beinasco (diramazione per Pinerolo della A55 Tangenziale di Torino). A riguardo il progetto RFI non prevede alcun intervento sulla viabilità esistente (ad eccezione delle sole opere strettamente correlate alla rotonda di ingresso al parcheggio). Particolarmente critici appaiano i tempi di uscita dal parcheggio in corrispondenza dell’arrivo in fermata della corsa di rientro da Torino a fine giornata, con la simultanea partenza di svariate decine di auto dei viaggiatori appena scesi e la contestuale difficoltà ad immettersi sulla S.P. 174 tipicamente intasata in quegli orari.
Quindi, con ogni probabilità, i potenziali utilizzatori della SFM5 incontreranno le medesime e irrisolte congestioni per raggiungere la fermata, compromettendo così la fruibilità del servizio. Anche l’arrivo dalla tangenziale (svincolo Sito) obbliga gli utenti a impegnare la medesima viabilità già congestionata, vanificando il ruolo di Movicentro della fermata e la sua attrattiva come alternativa di accesso a Torino.

Criticità in fase di realizzazione

Nel progetto RFI si segnalano anche alcune criticità relative alla cantierizzazione ipotizzata.
La realizzazione del percorso ferroviario a binario unico all’interno dello Scalo di Orbassano richiede la demolizione di alcuni tratti di binari esistenti. Risulta pertanto necessaria la movimentazione e lo smaltimento del materiale costituente le massicciate ferroviarie (ballast) che notoriamente può contenere amianto. Regione Piemonte ha infatti indicato a RFI che “anche in presenza dì concentrazioni di amianto inferiori al limite di 1000 mg/kg (0.1%), permane il rischio sanitario” e prescritto che “il piano di monitoraggio ambientale dovrà essere aggiornato anche per il parametro amianto aerodisperso” (Determina Dirigenziale n. 8735 del 4 settembre 2017).
Avendo collocato la fermata a sud della S.P. 174 del San Luigi, i binari SFM5 sono obbligati a sovrappassarla comportando la costruzione (in direzione Beinasco) di un nuovo sottovia lungo circa 100 m. La costruzione di tale opera comporterà circa 250 m di deviazione della S.P. 174 del San Luigi, con transito a senso unico alternato gestito da semafori. La documentazione di progetto disponibile non contiene indicazioni in merito alla durata di tale deviazione; in base alle caratteristiche indicate per l’opera, la tempistica di realizzazione è stimabile nell’ordine di 6 mesi. Tenuto conto della sopracitata situazione di congestione della viabilità della zona, si prevedono ulteriori limitazioni ai transiti da e verso Torino per l’intera durata dei lavori.
Infine, una porzione di parcheggio dell’Ospedale San Luigi (nell’area non pavimentata, lato Scalo ferroviario) sarà occupata per alcune attività di cantiere (interventi di sistemazione idraulica). Anche in questo caso la documentazione di progetto disponibile non contiene indicazioni in merito alla durata di tale occupazione.