W il treno al San Luigi: quello che è bene sapere

Sfm5 San Luigi

In queste settimane si è fatto un gran parlare di SFM5, il famoso treno che dovrebbe partire dall’Ospedale San Luigi. Il condizionale è d’obbligo perché, malgrado il Servizio Ferroviario Metropolitano abbia già 8 linee in esercizio, la nostra SFM5 è l’unica a non essere mai stata avviata.

Sfm5 - San LuigiMartedì sera 30 maggio il Comitato No Tav di Rivalta ha organizzato una serata di approfondimento per far luce su questo argomento, sgombrando il campo da proclami propagandistici. Lo abbiamo fatto studiando a fondo i fatti oggettivi verificabili sui documenti e le decisioni ufficiali. Andiamo con ordine.

Di cosa si tratta?

La linea SFM5 sarebbe un servizio ferroviario di trasporto pubblico dall’Ospedale San Luigi verso Torino. Il progetto prevede la realizzazione di alcune opere. In primo luogo la costruzione della fermata ferroviaria Orbassano – San Luigi (con annesso parcheggio), da raggiungere con una nuova coppia di binari da posare all’interno dello Scalo. Inoltre sono previste due ulteriori fermate a Grugliasco – Quaglia (centro commerciale Le Gru) e Torino – San Paolo. Un progetto, rimasto in “gestazione” per molti anni negli uffici di RFI (Rete Ferroviaria Italiana, gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) che presenta diversi punti interrogativi. Vediamo quali

Dove sarebbe la fermata al San Luigi?

Sfm5 - San Luigi

La fermata si chiamerebbe “San Luigi” ma purtroppo l’attuale ipotesi di progetto prevede di collocarla in una posizione alquanto distante dall’Ospedale: a fianco al terrapieno dello Scalo (sotto il quale passa Strada San Luigi) verso il Torrente Sangone e vicino alla Cascina Gonzole. Nell’angolo opposto a quello dell’Ospedale, insomma. Da qui sarebbe necessario un lungo sottopasso pedonale per raggiungere il parcheggio. E poi gambe in spalla fino all’ingresso del San Luigi: totali 690 m di percorso con circa 25 m di dislivello.

Si mormora di fantomatiche “navette circolari” che dovrebbero “facilitare” il difficile percorso dalla fermata SFM5 all’Ospedale per ammalati, anziani o persone con difficoltà motorie. Peccato che RFI si limiterebbe a realizzare gli “stalli” (marciapiedi) nel parcheggio, senza assumere alcun impegno (ne onere) in merito all’esercizio di questo ipotetico servizio navetta. Chi pagherebbe i pullman? Si direbbe una toppa peggiore del buco, per coprire una scelta progettuale bislacca che rischia di rendere non fruibile la linea SFM5 dagli utenti che devono raggiungere l’Ospedale.

E non è l’unica stranezza. Pare che fermata e parcheggio si verrebbero a trovare in un’area esondabile, rendendo necessari costosi interventi di regimazione delle bealere e dei fossi della zona.

Ma chi ha scelto di metter la fermata in un posto così distante dall’Ospedale e a rischio di esondazione? Che sia stato un suggerimento dell’Osservatorio Torino Lione, forse su indicazione del Comune di Orbassano? Chissà…

In attesa di scoprirlo, diamo un’occhiata a Grugliasco. Qui la fermata Quaglia è vicinissima a Le Gru, i passeggeri potranno entrarvi direttamente grazie ad una comoda passerella di poche decine di metri. Sorge la domanda: il Centro Commerciale è più importante dell’Ospedale?

Sfm5 - San Luigi

Chi decide e chi paga?

La realizzazione della linea SFM5 rientra tra i normali interventi di investimento sulla rete ferroviaria. Tali interventi sono oggetto del “Contratto con lo Stato” periodicamente concordato tra Governo e RFI, il cosiddetto “Contratto di Programma”.

In particolare, l’ultimo aggiornamento (Contratto di Programma – Parte Investimenti – aggiornamento 2016, pag. 16, Tabella A03, codice intervento P080) indica un programma di investimento con la seguente descrizione: “Upgrading Nodo di Torino (comprende realizzazioni fermate Orbassano S.Luigi, S.Paolo e Borgata Quaglia/Le Gru, PRG Chivasso, upgrade distanziamento e tecnologie nodo; progettazioni altre fermate SFM)” al quale è associata una copertura finanziaria complessiva di 119 M€ a carico del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il Governo ha già autorizzato l’avvio di questo programma e già assegnato le risorse economiche: lo ha fatto lo scorso autunno, approvando l’aggiornamento del Contratto di Programma (Decreto-Legge 22 ottobre 2016, n. 193, art. 10, convertito con modificazioni dalla L. 1 dicembre 2016, n. 225).

Ma allora, cosa c’entra la linea SFM5 con la Torino Lione?

Assolutamente nulla, oggi le due opere sono completamente indipendenti.

In passato RFI aveva incluso la fermata San Luigi nel Progetto Preliminare (risalente al 2011) delle opere ipotizzate per la Torino Lione nella cosiddetta Tratta Nazionale da Sant’Ambrogio a Settimo, passando per Rivalta. Trascorsi oltre 6 anni, questo progetto non ha alcun valore formale in quanto non è mai stato approvato e giace presso il Ministero delle Infrastrutture. Un’idea progettuale ampiamente superata che sarà pesantemente ridimensionata, come già annunciato da tempo dallo stesso Ministro. Alcune ipotesi di ridimensionamento prevedono persino il totale abbandono della Tratta Nazionale della Torino Lione a favore dell’uso della linea già esistente, come sostenuto da decenni dal Movimento No Tav.

Molto anni sono inutilmente trascorsi senza azioni concrete per la SFM5, a causa di questo legame improprio con la Torino Lione. Gli eterni balletti di potere intorno alla Grande Opera Inutile hanno rischiato di rinviare all’infinito l’avvio di un servizio essenziale per la mobilità di moltissimi cittadini.

Fortunatamente ora il destino della SFM5 è completamente autonomo, in base a quanto stabilito dal Governo: come precedentemente dettagliato, le decisioni sono già assunte, le risorse già stanziate. Ne consegue che SFM5 non è una compensazione della Torino Lione. Tale definizione è valida per un’opera compensativa che viene decisa contestualmente all’avvio di un’opera principale, è pagata all’interno del suo costo. Nessuna di queste condizioni è applicabile al nostro caso. Infatti RFI ha oggi il mandato di realizzare e avviare la linea SFM5 in ogni caso, anche se la Torino Lione dovesse essere mai costruita.

Quindi quando parte la SFM5?

Da mesi RFI sta sviluppando un progetto definitivo delle opere per la realizzazione della SFM5. Purtroppo le difficoltà permangono: quelle già descritte per la localizzazione inadeguata della fermata San Luigi e altre in relazione alle opere da realizzare in Torino.

SFM5 dovrà seguire una procedura ordinaria di valutazione. Questo passaggio è molto importante, in quanto significa che i Comuni coinvolti (tra cui Rivalta) partecipano e votano all’interno delle Conferenze dei Servizi. Quindi è difficile acquisirne il consenso dal momento che a tutt’oggi le criticità evidenziate sono irrisolte. Questo a causa della gran confusione ingenerata dal ruolo improprio dell’Osservatorio Torino Lione, che rende difficile il normale confronto tra RFI e i Comuni coinvolti in SFM5 (Torino e Rivalta in particolare). Una situazione antipatica dal momento che l’Osservatorio non ha alcuna competenza in materia, dal momento che SFM5 non ha più nulla a che fare con la Torino Lione. Sarebbe auspicabile si facesse finalmente da parte, consentendo ad RFI di studiare i problemi che in ogni caso dovranno essere affrontati prima di chiudere il progetto.

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